Telecamera vs Sensore Ottico
Prima di procedere all’acquisto di un plotter da taglio è necessario prendere in considerazione alcune caratteristiche. Velocità, pressione, ripetibilità e precisione, per citarne solo alcune. Tuttavia, una cosa che viene spesso trascurata è il tipo di tecnologia che il plotter utilizza per riconoscere i marker (crocini) sulle stampe. Oggigiorno potete scegliere tra riconoscimento basato su telecamera o sensore ottico. Si tende spesso a ritenere che le telecamere siano più veloci dei sensori, in generale questo è vero, tuttavia, non è tutta la storia…
Per evitare equivoci e per avere una buona visione d’insieme, ecco alcune informazioni dettagliate su entrambe le tecnologie.
Riconoscimento con Sensore Ottico (Summa OPOS)
Vorremmo iniziare con il riconoscimento basato su sensore ottico, poiché questa è una delle tecnologie più utilizzata per determinare la posizione dei marker. Molti pensano che tutti i sensori ottici dei plotter da taglio funzionino in modo simile, ma in realtà questo non è del tutto corretto. In primo luogo, i sensori ottici misurano un livello di contrasto per il materiale e un livello di contrasto per l’inchiostro. Queste misurazioni consentono al firmware di determinare il bordo di un marker e le sue dimensioni. È quindi possibile individuare più marker su foglio o rotolo, fornendo al firmware le coordinate necessarie relative alla stampa stessa e le deformazioni subite dal materiale in fase di stampa.
Ora, ecco dove differiscono l’uno dall’altro i sensori ottici. I sensori stessi comprendono diverse tecnologie, e nel mercato attuale ce ne sono di due tipi. Il primo tipo è il sensore a infrarossi, in grado di rilevare i marker con la massima precisione e rapidità. Tuttavia, questo tipo di sensore ha i suoi difetti. Uno di questi è legato a determinati tipi di laminazione protettiva, come le laminazioni UV. Questo tipo di substrato è progettato per assorbire o riflettere la luce UV e anche gli infrarossi sono assorbiti da questo materiale. Poiché il sensore utilizza la luce a infrarossi per determinare la superficie misurata, tende ad avere difficoltà a riconoscere ogni differenza di contrasto. Di conseguenza, molti dei plotter da taglio odierni hanno problemi nel rilevare i crocini di registrazione con queste laminazioni. Un altro problema con il riconoscimento basato su questo tipo di sensore ottico può essere il colore del marker stesso e/o del supporto. Con alcune combinazioni di colore rosso, e sue varianti, la misurazione del livello di contrasto per il materiale e del livello di contrasto dell’inchiostro risulta difficoltosa se non impossibile. In passato, fino alla fine degli anni novanta, anche Summa utilizzava questi sensori nei propri plotter, ma ci siamo presto resi conto che questi limiti avrebbero avuto un impatto negativo sugli sviluppi futuri.
Motivo percui Summa ha sviluppato la propria tecnologia su misura per i sensori ottici, basata su un sensore a luce bianca in grado di rilevare una gamma di colori molto più ampia. Inoltre, le problematiche legate a laminazioni UV o altro, sono ridotte al minimo assoluto. Uno dei numerosi vantaggi offerti da questa tecnologia è la sua capacità di gestire qualsiasi tipo di problema relativo alla stampa, come l’overspray o ugelli mancanti, senza perdita di precisione durante il taglio finale.
Tuttavia, la tecnologia dei sensori ottici, anche con le migliori intenzioni, ha i suoi punti deboli. Ad esempio, quando si utilizzano supporti altamente riflettenti (es. vinile specchiato), l’utilizzo di questa tecnologia potrebbe diventare un po’ complicato.
Serie SummaCut, Serie S Class 2 – Con tecnologia a Sensore Ottico
Tecnologia basata su Telecamera (Summa OPOSCam)
Questo ci porta alla nostra seconda tecnologia, quella basata sulla telecamera, che, da molti, è considerata veramente high-tech. Funziona in modo molto diverso rispetto ai sensori ottici. Viene effettivamente scattata una foto del crocino di registrazione. Inoltre, il software di accompagnamento sul computer analizzerà l’immagine. Ciò è necessario perché l’immagine deve essere tradotta in dati in termini di forma, dimensioni e posizione. Man mano che il computer si occupa di tutto il lavoro di calcolo, il plotter stesso è in grado di passare in modo accurato e rapido da un marker all’altro. Tutto ciò si traduce in un notevole aumento della velocità di lavorazione. Non sono necessarie misurazioni spostando la testa di taglio avanti e indietro. La telecamera va semplicemente sul marker e scatta un’immagine.
La velocità è un vantaggio significativo quindi, ma non è di gran lunga l’unico, della tecnologia basata su telecamera. Un altro è la flessibilità di generare filtri di imaging, riconoscendo quindi delle forme invece di mettere il sensore su un oggetto fisico. Tutto ciò può essere fatto all’interno del software. La facilità d’uso nella generazione di questo filtro e la possibilità di cambiarlo rapidamente sono altre importanti risorse di questa tecnologia. In questo modo, anche i materiali più critici, come specchiati o riflettenti, possono essere tagliati facilmente ed efficientemente.
E se pensavate che fosse tutto, ecco un altro vantaggio. Con la tecnologia basata su telecamera, non siamo più limitati a utilizzare un solo tipo di crocino di registrazione. Il software ci consente di riconoscere una moltitudine di forme. Molti tipi di flussi di lavoro di stampa&taglio tendono a utilizzare la propria forma di marker. Con la tecnologia basata su telecamera, il plotter da taglio può far parte di qualsiasi flusso di lavoro senza dover adattare nulla.
Ecco un esempio. Supponiamo che abbiate un plotter da taglio flatbed, che sia costantemente in lavorazione, e che le vostre esigenze di produzione siano in costante crescita. Per logica, dovreste aggiungere un altro flatbed. Tuttavia, se si potesse affidare la lavorazione del materiale in bobina ad un plotter roll dotato di vieocamera, in grado quindi di rilevare i marker del flatbed, ciò contribuirebbe a ridurre il carico del plotter piano, a una frazione del costo di una seconda unità flatbed. Se abbiamo suscitato il vostro interesse per questo particolare flusso di lavoro, valutate voi stessi il potenziale del Summa Twin workflow.
Serie S Class 2 TC – Con tecnologia OPOSCam
Sfatiamo false credenze
Prima di concludere questo articolo, ci sono alcuni misunderstandings che vorremmo correggere. Una domanda o un’osservazione comune è che una videocamera non è mai precisa come un sensore ottico o, viceversa, che un sensore ottico non possa mai essere preciso come una videocamera. Possiamo affermare con certezza che entrambi i sistemi sono simili in termini di precisione. È un dato di fatto, i nostri esperti, testando la questione per anni, non hanno mai riscontrato che una tecnologia sia meno precisa dell’altra.
In secondo luogo, relativamente al flusso di lavoro automatizzato con codice a barre PostNET, alcuni potrebbero dire che “le videocamere non sono in grado di funzionare con questo flusso di lavoro”. Questo semplicemente non è più vero, poiché le attuali unità S Class 2 TC sono in grado di implementare questo flusso di lavoro. Solo i modelli precedenti S Class 1 con OPOSCam (T4) non supportano questo flusso di lavoro, ma tutti i modelli più recenti lo fanno.
Se siete convinti della tecnologia basata su sensore ottico, sappiate che tutti i modelli Summa hanno OPOS di serie.
Se siete ancora più convinti della tecnologia basata su videocamera, le unità S Class 2 TC fanno proprio al caso vostro.